Sono tanti
i veneti messi in difficoltà economica dall’obbligo di quarantena tanto che,
come certifica un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat* ad
aprile 2020, se in totale le famiglie residenti in Veneto che hanno
visto calare le entrate sono oltre 790.000, il 13,2% dei rispondenti,
pari a circa 191.000 nuclei familiari, ha visto calare il proprio reddito
mensile di oltre il 50%.
Se
si guarda a chi ha ammesso di aver perso il 100% delle proprie entrate,
la percentuale è, in regione, del 4%, equivalente a più di 57.000
famiglie, e, continuando ad analizzare i dati nel dettaglio, quasi un
rispondente su 5, pari al 17,9% dei nuclei familiari veneti, ha dichiarato
di trovarsi già oggi in una situazione di difficoltà economica.
Gli aiuti previsti dal Governo:
i più richiesti e quelli più utili
Se si
analizzano le risposte di coloro che hanno dichiarato di aver fatto ricorso ad
una o più misure introdotte dai decreti del Governo emerge che tra gli
intervistati veneti la percentuale è pari al 12,6%. Guardando ai soli interventi
per i quali i cittadini hanno potuto scegliere se aderire o meno, quello più
utilizzato dalle famiglie del Veneto è stato il bonus da 600 euro per
autonomi e partite Iva (52,6% dei rispondenti veneti che hanno fatto uso
di aiuti governativi contro il 48,7% a livello italiano), seguito dalla
possibilità di sospendere il mutuo prima casa (15,8% vs un valore
nazionale pari al 9,8%).
La ricerca ha
infine voluto indagare quali fossero, tra i principali interventi introdotti dal
Governo per fronteggiare l’emergenza, quelli ritenuti più utili; alla domanda “indichi
i tre interventi che ritiene più utili”, il 60,9% degli intervistati
lombardi ha risposto il divieto di licenziamenti e l’ampliamento della cassa
integrazione (52,8% a livello nazionale), seguito dalla sospensione
del mutuo prima casa (40,4%) e dal bonus di 600 euro per autonomi
e partite Iva (39,1%).
* Metodologia: n. 1.508 interviste CAWI
ad un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni,
sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta ad Aprile 2020.
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