Il Museo Egizio di
Torino in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, il Politecnico di Torino
ed altre Istituzioni hanno realizzato un’applicazione
capace di abbattere le barriere all’interno
delle sale espositive. Vi state chiedendo come sia possibile? Molto semplice
grazie al progetto Google Glass 4 LIS,
che consente ai sordi di poter ascoltare mediante gli occhi le spiegazioni di
ogni reperto archeologico.
La scelta di tale
progetto è ricaduta proprio sul Museo Egizio
di Torino perché valutato in continua espansione e di grande fascino
per le opere esposte, basti pensare
alla nuova sala Ipogeo inaugurato pochi mesi fa con nuovi percorsi sensoriali.
L’applicazione utilizzata per questo progetto è in fase sperimentale ed è stata
ideata e realizzata da un team interamente italiano. Lo scopo principale
consiste nel riuscire a tradurre automaticamente nella lingua dei segni le
diverse spiegazioni presenti all’interno del museo, per permettere così alle
persone sorde di girare liberamente tra
le opere e vivere la loro esperienza.
Di grande aiuto per
i programmatori è stato il supporto dell’Ente
Nazionale Sordi che ha spiegato nel dettaglio quali fossero le esigenze
delle persone con queste difficoltà.
Dopo aver spiegato il progetto è arrivato l’ok da Google per iniziare la
realizzazione dell’applicazione e così il team si è messo all’opera.
Il Museo Egizio di Torino potrà così
abbattere le barriere e consentire a tutti indistintamente di poter ammirare le
numerose opere esposte. Vediamo come funzionerà l’applicazione. Una volta entrati
nel Museo saranno consegnati i Google
Glass alle persone sorde, le quali una volta giunte avanti alla prima
opera, vedranno proiettato un avatar che nella lingua dei segni spiegherà in
maniera approfondita ciò che stanno osservando. La grandezza della proiezione è
stata studiata in modo da non compromettere la visuale, ma essere allo stesso tempo idonea per la
corretta comprensione dei segni.
Questo è solo una
delle tante innovazioni del Museo Egizio
di Torino in vista delle totale ristrutturazione del 2015.
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