La Corea del Sud è per il terzo anno consecutivo il Paese più avanzato al mondo in termini di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, seguita da Svezia, Islanda, Finlandia e Norvegia, mentre l'Italia scende in un anno dalla 29/a alla 30/a posizione. Questa news di ict trova conferma nell'ultima classifica dell'Itu (Unione internazionale delle telecomunicazioni) sui livelli di accesso, utilizzo e competenze in materia di ICT in 157 Paesi, contenuta nel rapporto Measuring the Information Society 2013.
L’ uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione continua inoltre ad accelerare in tutto il mondo, spinto da un costante calo del prezzo dei servizi telefonici e Internet a banda larga: infatti tutti i 152 paesi presi in esame per la classifica hanno migliorato il proprio punteggio. Per l’Italia invece questa crescita non c’è anzi si è notato un forte calo: è scesa nella classifica alla 30ma posizione, dietro a Portogallo, Spagna, Malta, Grecia e Croazia. Rispetto allo scorso anno il Belpaese perde due posizioni, a dispetto di molti altri Paesi del mondo, in cui l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione continua a crescere.
Due sono i principali problemi che ci affliggono: la scarsa disponibilità della connessione a Internet a banda larga, che era già stato ampiamente sottolineato dal report Connectivity Scorecard di Nokia Siemens Networks (L'Italia affonda lentamente, manca la banda larga), unita a un mercato stagnante nonostante il costante calo del prezzo dei servizi telefonici, che invece sta spingendo il settore ICT negli altri Paesi. Per la cronaca, davanti all’italia ci sono, oltre alla Corea che è prima classificata, Svezia, Islanda, Danimarca e Finlandia, Lussemburgo, Svizzera, Olanda e Regno Unito.
La spinta per l'economia delle telecomunicazioni in Italia dovrebbe arrivare in primis dalle aziende e dai loro investimenti in crescita e sviluppo, ma a quanto pare riusciamo puntualmente a lasciar migrare all'estero le menti nostrane più brillanti.
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