Le indagini statistiche sugli smartphone hanno dimostrato come il 49% degli utenti usa il proprio dispositivo mobile personale sia per lavoro sia nel tempo libero e questo crea alle aziende rischi per la sicurezza di tipo completamente nuovo, poiché gli autori dei crimini informatici possono accedere a informazioni ancora più preziose.
Diviene quindi fondamentale utilizzare degli antivirus per smartphone. Quello che colpisce di queste analisi è che gli utenti di dispositivi mobili sono, in generale, poco attenti all’aspetto della protezione: c’è questa grande discrepanza tra l’utilizzo del telefono e la poca attenzione con il quale viene gestito. Si sottovaluta l’importanza dello smartphone, considerando che ha tutte quelle caratteristiche simile ad un pc.
Molti utenti dichiarano in diverse indagini che non adotta semplici precauzioni come utilizzare password, installare software di protezione o eseguire il backup dei file nei dispositivi mobili, e questo comportamento mette a rischio gli utenti e le loro identità digitali.
L’andamento globale degli antivirus è sempre in forte crescita dato l’utilizzo sempre più massiccio della rete: se da un lato diminuisce il numero di utenti che sono vittime di crimini informatici, dall’altro aumenta fino al 50 per cento il costo medio per vittima di ogni attacco. Ormai su tutte le piattaforme ed i corrispettivi market, sono presenti diverse applicazioni che permettono di proteggere (anche e soprattutto a pagamento) il proprio smartphone da virus e malware.
Ma queste app sono veramente utili? Secondo una recente ricerca, pubblicata proprio ieri su eWeek la risposta è positiva, almeno per quanto riguarda il sistema operativo Android; è infatti emerso che il 79% di tutti gli attacchi malware nel 2012 sono stati effettuati su smartphone o tablet Android. Per completare la lista citiamo Symbian con il 19% dei malware, Windows Mobile lo 0.3%, iOS lo 0.7%, e il più “sicuro” risulta Blackberry con lo 0.3%.
Nessun commento:
Posta un commento