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lunedì 7 ottobre 2013

I distributori Gpl per fornire carburante a basso impatto ambientale

Recenti studi hanno dimostrato che l’Italia è il secondo paese in Europa per consumi di Gpl per le auto, il quinto su scala mondiale. L’aumento del consumo di tale carburante ha fatto sì che sul territorio nazionale venissero aperti numerosi distributori di gpl per soddisfare le esigenze di tutti gli automobilisti.

Tale attenzione nei confronti dei carburanti a basso impatto ambientale come il metano e il Gpl ha reso possibile una maggiore attenzione per l’inquinamento ed una migliore politica di incentivi per le auto a basso  consumo ed ibride. Secondo i dati oggi sul territorio italiano sono presenti circa 3250 aree di rifornimento, che presentano un aumento di circa il 10 % annuo. Ma il dato che forse più fa pensare ad un cambiamento di rotta nel settore delle macchine è  l’incremento del 120% sulle vendite di auto a basso impatto ambientale pur non essendo previsti incentivi Statali. Nonostante i numeri in crescita c’è ancora molto scetticismo sull’acquisto di un veicolo a carburante alternativo, la prima motivazione è la paura di non riuscire a trovare un adeguato numero di distributori gpl lungo le strade abituali ed il secondo è dettato dal pregiudizio delle basse prestazione dell’automobile.

Purtroppo molte persone non sono a conoscenza che il Gpl è un carburante gassoso per il 60% circa di derivazione naturale e non di derivazione petrolifera.  Nella restante parte dell’Europa una cultura sui combustibili naturali sta rendendo possibile lo studio dei gas naturali liquefatti e la progettazione di pozzi, attentamente studiati, per l’estrazione del Gpl ed anche del metano. Quest’ultimo è scelto come carburante per le auto da pochissime persone, la maggior parte sono ragazzi o giovani coppie che vogliono risparmiare sul pieno e cercare di contribuire all’impatto ambientale. L’attuale rete di distributori di Gpl consente di coprire le principali strade a traffico elevato in Italia, ma è pur vero che in piccoli paesi è difficile riuscire ad oggi a soddisfare le richieste di tale carburante.

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